Friggitrice ad aria: è davvero un toccasana per la salute? | Gazzetta.it

2023-02-16 16:16:36 By : Ms. liping wang

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Abbiamo visto food bloggers lanciarsi nelle preparazioni più ardite, dalla cottura di dolci e biscotti fino ad arrivare a gnocchi, ravioli e persino pasta crunchy, ripassati in friggitrice dopo la cottura per farne delle specie di patatine.

Non è raro sentire delusione in chi sperava di ritrovare lo stesso sapore e lo stesso comfort dato dalle pietanze fritte attraverso l’utilizzo della friggitrice ad aria. Il nome, infatti, trae in inganno. In realtà il funzionamento di questo elettrodomestico è equiparabile a un fornetto ventilato, con la differenza che, grazie alle ridotte dimensioni, il consumo energetico è minore e la presenza di un cestello permette di smuovere il cibo più facilmente al fine di uniformare la cottura e la doratura.

La frittura è una tecnica di cottura che utilizza il grasso (olio o burro) come base, e quindi porta l’alimento ad assorbire gran parte di queste sostanze, andando ad aumentarne fortemente il potere calorico. Inoltre utilizza temperature molto elevate (si può arrivare fino a 200°) e sfrutta il il principio della reazione di Maillard, una reazione chimica che porta all’imbrunimento del prodotto (il prodotto ha una colorazione bruna) e alla formazione di un esterno croccante. Le cotture ad alte temperature degli alimenti possono portare alla formazione di composti chimici nocivi derivanti dall’interazione di zuccheri con grassi e proteine come gli AGE’s o l’acrilammide. Queste sostanze sono state correlate ad un aumentato rischio di insorgenza di alcune patologie, per questo è fondamentale, nella quotidianità, prediligere cotture più lente a bassa temperatura e l’utilizzo di olio a crudo.

 Se si vuole ottenere un prodotto fragrante che ricordi almeno in parte l’equivalente fritto non si può pensare di cuocere l’alimento ad aria senza l’aggiunta di una quantità anche minima di grassi in cottura. Se si decide di omettere completamente questo ingrediente, è bene sapere che dovremmo aspettarci un alimento arrostito più che fritto. La formazione dei composti nocivi sembra rimanere inferiore in friggitrice ad aria, ma è necessario fare attenzione a scegliere oli di buona qualità e non abusare di prodotti surgelati pre-fritti, che per quanto possano venire cotti ad aria, sono già stati fritti in olio non sempre qualitativamente soddisfacente.

Nei vantaggi ritroviamo sicuramente un minor utilizzo di grassi in cottura e conseguente minor apporto calorico delle pietanze, nonché una formazione inferiore di prodotti nocivi derivanti dalla cottura ad alte temperature. Inoltre vi è un maggior risparmio energetico, anche grazie a cotture più brevi rispetto al forno tradizionale, date dalle ridotte dimensioni dell’elettrodomestico. Tra i contro bisogna dire che la friggitrice risulta inadatta a famiglie numerose a causa delle dimensioni ridotte. Per quanto riguarda il gusto degli alimenti la palatabilità risulta minore rispetto al fritto tradizionale e la cottura risulta più lunga rispetto a quella della frittura, che avviene in pochi minuti. Inoltre si è riscontrata una difficoltà nel “friggere” alimenti ricoperti di pastella.

Ad oggi non è stato raggiunto un giudizio univoco sulla qualità della friggitrice ad aria, ma è un dato di fatto che il risparmio dell’80-90% dei grassi utilizzati nella frittura possa essere un aiuto nell’ambito di un regime dietetico ipocalorico. È importante però fare chiarezza sui risultati culinari che ci si devono realmente aspettare dalle cotture per mezzo di questo elettrodomestico e ricordare che, con moderazione, il consiglio resta quello di non privarsi di alcun alimento. Il cibo è anche socialità ed emozioni, e nessuna friggitrice potrà sostituire il piacere di una frittura di pesce sul mare o di una frittella di carnevale preparata ad hoc.

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